
Contributi a fondo perduto, le novità nella bozza del DL Sostegno
La bozza del DL Sostegno prevede nuovi contributi a fondo perduto per le aziende.
Presentiamo ora i principali contenuti.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: FINANZIAMENTO O CREDITO D’IMPOSTA
Partiamo subito con una novità.
Sarà possibile scegliere se ottenere i contributi a fondo perduto come finanziamento e come credito di imposta.
La scelta, una volta effettuata, sarà irrevocabile.
CHI PUÒ OTTENERE I CONTRIBUTI
I soggetti che possono richiedere i sostegni sono coloro che svolgono attività d’impresa, arte o professione, titolari di partita IVA, residenti o stabiliti all’interno del territorio italiano.
I requisiti richiesti sono i seguenti:
- avere ricavi, come indicato all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del testo unico delle imposte sui redditi. Nello specifico:
a) corrispettivi da cessioni di beni e prestazioni di servizi frutto dell’attività diretta dell’impresa;
b) corrispettivi da cessioni di materie prime e sussidiarie, semilavorati o altri beni mobili, ad esclusione di quelli strumentali, acquistati o prodotti per la produzione; - avere compensi, come indicato all’articolo 54, comma 1 del TUIR, che non abbiano superato i 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019;
- avere un fatturato nel periodo gennaio-febbraio 2021 inferiore ai 2/3 del fatturato del periodo gennaio-febbraio 2019.
Tra i possibili beneficiari rientrano anche enti non commerciali, enti del terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione ad attività commerciali.
CALCOLO DEI CONTRIBUTI
L’ammontare dei nuovi contributi a fondo perduto è calcolato individuando la differenza tra il fatturato del periodo gennaio-febbraio 2021 e il fatturato del medesimo periodo del 2019.
A questa differenza viene applicata una percentuale che, secondo la bozza del DL Sostegno, può essere:
– del 20% per i soggetti con ricavi/compensi che non superano i 400.000 euro nel periodo d’imposta 2019;
– del 15% per i soggetti con compensi che superano i 400.000 euro ma siano inferiori a 1 milione di euro nel periodo d’imposta 2019.
L’importo del contributo non può in ogni caso superare le 150.000 euro, né può essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per gli altri.
Una volta ottenuto, il contributo non rientra nella base imponibile per le imposte sui redditi né nel valore di produzione netta.
Per la presentazione della domanda si attende un provvedimento specifico da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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