
PMI: prorogata la moratoria sui pagamenti di prestiti, mutui e finanziamenti
Con la Legge di Bilancio 2021 viene prorogata dal 31 gennaio 2021 al 30 giugno la moratoria sui pagamenti di prestiti, mutui e finanziamenti a carico delle PMI e dei professionisti.
La proroga dei pagamenti è indicata all’art.4 della Legge di Bilancio 2021 e si appoggia al Fondo di Garanzia per le PMI che, con la stessa Legge di Bilancio, vede un incremento di 300 milioni di euro.
Viene posticipato al 30 giugno 2021 anche il termine di 18 mesi previsto per l’avvio di procedure esecutive.
CHI È AMMESSO ALLA MORATORIA SUI PAGAMENTI DI PRESTITI, MUTUI E FINANZIAMENTI
Imprese già ammesse
Le imprese già ammesse alla moratoria non dovranno presentare alcuna domanda poiché la proroga è automatica.
Imprese precedentemente escluse
Le micro, piccole e medie imprese precedentemente escluse devono invece presentare la richiesta entro il 31 gennaio 2021.
Imprese che desiderano rinunciare
Le aziende che volessero rinunciare alla moratoria e riprendere i pagamenti di prestiti, mutui e finanziamenti dovranno informare l’ente erogatore entro il 31 gennaio 2021.
Per le attività legate al turismo (agenzie di viaggio, tour operator, aziende termali, gestori di parchi di divertimento o tematici, guide turistiche) il termine slitta al 31 marzo (D.L. n. 104, art. 77, comma 2.)
COME FARE RICHIESTA
La comunicazione deve essere inviata tramite PEC o altro sistema che permetta di tener traccia della data di invio.
Nella comunicazione l’impresa deve:
- indicare qual è il finanziamento oggetto della moratoria;
- dichiarare “di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza della diffusione dell’epidemia da COVID-19”;
- dimostrare di soddisfare i requisiti per la qualifica di microimpresa, piccola o media impresa;
- dichiarare di essere consapevole delle conseguenze civili e penali in caso di dichiarazioni mendaci (art. 47 DPR 445/2000).
L’impresa interessata a sfruttare la moratoria sui pagamenti di prestiti, mutui e finanziamenti non può avere posizione debitorie che rientrino nella categoria delle “esposizioni deteriorate” (sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate) al momento dell’invio della richiesta. In particolare, non devono risultare rate scadute (non pagate o pagate parzialmente) da più di 90 giorni.
Culturazienda è il partner ideale per le PMI che desiderano crescere e adattarsi al nuovo contesto economico. Scopri i nostri servizi.
———
LEGGI ANCHE:
Quotazione delle PMI: prorogato il credito di imposta per le spese in consulenze
Come ottenere i contributi a fondo perduto previsti dai decreti “Ristori”