
Proroga della cassa integrazione: altro tempo a disposizione delle aziende
La proroga della cassa integrazione rappresenta, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, una delle principali misure messe in atto per sostenere le attività economiche in un momento di incertezza se non, addirittura, di blocco dell’operatività.
Lo stesso Min. dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri aveva suggerito l’estensione del periodo di CIG durante la conferenza stampa di presentazione della Legge di Bilancio 2021 del 19 ottobre: «estenderemo la cassa integrazione, lo faremo innanzi tutto con un decreto specifico per chi avrà terminato le settimane a novembre per poter arrivare tutti al 31 dicembre e stanzieremo per il 2021 5 miliardi di cassa integrazione».
PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE FINO A FINE ANNO
Il recente aumento dei contagi capita proprio nel momento in cui giunge al termine il periodo di cassa integrazione previsto dalle precedenti disposizioni. Davanti alla necessità di inasprire le misure di contenimento dei contagi, con tutto ciò che ne consegue per le aziende, il Governo ha dunque deciso per un’estensione del periodo di CIG.
La proroga della cassa integrazione prevede altre 18 settimane, di cui 6 già previste dal Decreto Ristori n.137/2020 e destinate:
– alle aziende che abbiano già esaurito il periodo di cassa integrazione precedentemente a disposizione, coprendo così il periodo tra novembre e la fine dell’anno,
– alle imprese le cui attività abbiano subito in modo particolarmente gravoso le restrizioni previste dal DPCM del 24 ottobre 2020, per il periodo dal 16 novembre al 31 gennaio 2021.
Le altre 12 settimane dovrebbero essere ufficializzate con la Legge di Bilancio 2021.
Questo ulteriore periodo si estenderà fino a marzo 2021 e dovrebbe riguardare qualsiasi impresa in modo gratuito, ovvero eliminando il contributo addizionale rapportato al calo del fatturato che è, invece, attivo al momento.
Nel medesimo periodo, altre misure saranno implementate per garantire l’operatività delle imprese e la tutela dei lavoratori. Come ha spiegato la Min. del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo il 30 ottobre scorso: «i licenziamenti resteranno bloccati fino a fine marzo […]. Dalla prossima settimana, inoltre, avvierò il confronto con sindacati e imprese per la riforma degli ammortizzatori sociali e il rafforzamento delle politiche attive del lavoro.Continuiamo a sostenere il nostro tessuto sociale e produttivo. Uniti, possiamo superare anche questa sfida».
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